Il teatro aiuta ad esprimersi, a tirare fuori quello che si ha dentro, per questo l’associazione FIADDA Umbria (famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) da più di dieci anni punta sull’arte del palcoscenico per aiutare i bambini audiolesi, con protesi o impianti cocleari, ad esprimersi. “Dubbio Amletico” con la regia di Domenico Madera, che andrà in scena il 21 maggio alle ore 21 al teatro Mengoni di Magione, vedrà otto attori protagonisti, metà audiolesi e normodotati, esprimere la loro arte, destreggiarsi con le parole, le stesse che in passato si pensava che non potessero pronunciare.
“Quest’anno il gruppo si è cimentato in uno spettacolo di prosa – ha ricordato il regista Madera – che non comporta solo la recitazione di versi ma il portare in scena il quotidiano, in particolare lo spettacolo si ispira al Metateatro ovvero una rappresentazione teatrale di una rappresentazione teatrale! In altre parole, si assiste alla preparazione di uno spettacolo teatrale prima, durante e dopo lo stesso, mentre gli attori sanno di essere attori e, spesso e volentieri, in forza di questa consapevolezza, possono abbattere il “muro” tra palcoscenico e platea, cosa che, in genere, è molto apprezzata dagli spettatori che si sentono parte integrante dello spettacolo”.
La storia narra di un regista che vuole metter in scena uno spettacolo ma è a corto di soldi e prende quelle che offre il mercato ovvero attori a basso costo, falliti, astiosi in lotta con la vita e con il mondo. Si ritrovano dentro questo spettacolo e cominciano a provare a comunicare, prima con difficoltà ma poi il teatro, li aiuta a superare le difficoltà e ritrovare la fiducia in se stessi e negli altri. La morale è che quelli che definiamo “gli altri” sono importanti, il gruppo diventa amicizia.
“Nonostante la pandemia Fiadda Umbria– il presidente di FIADDA Umbria Gianluca Maggesi – è riuscita a portare in scena ancora uno spettacolo. Non è stato facile per i ragazzi incontrarsi, i divieti pandemici e l’uso della mascherina in particolare non hanno aiutato i ragazzi non udenti a recitare, ma la voglia di salire sul palco, superando ogni ostacolo, così come la forza del gruppo, hanno giocato un ruolo determinate perché: “non si molla mai!” Vi aspettiamo numerosi.
Donatella Binaglia